sabato 25 febbraio 2012

Le piante Aromatiche parte 2

Ben tornati, oggi continueremo il nostro viaggio nell' universo delle piante Aromatiche e parleremo della Camellia sinensis ossia la pianta del tè.  E' un arbusto sempreverde che cresce rapidamente nei paesi caldi con abbondanti piogge, sulle colline della giungla del sud est asiatico. In questi luoghi a clima monsonico produce germogli di foglie fresche tutto l'anno, se non potato fiorisce emettendo dei graziosi ed odorosi fiori bianchi. Come molte cose che conosciamo, probabilmente furono i Cinesi a scoprire le caratteristiche della foglie del tè , la  fragranza che sviluppavano queste foglie una volta seccate e la capacità di dare una bevanda gradevole e stimolante grazie all'alcaloide teina, simile alla caffeina. La pianta è coltivata in Giappone, India, Malesia, Indonesia e Ceylon, ci sono piantagioni anche in Africa centro orientale, nelle terre orientali del Mar Nero e anche  in Brasile. Per la raccolta del tè si utilizzano i nuovi germogli che  vengono tagliati ogni 8 giorni. Le foglie vengono poi essiccate.  Nelle fasi successive a seconda di quale tipo di tè si voglia ottenere, ad esempio per il tè nero o indiano, le foglie vengono fatte fermentare per 36 ore, il tè verde o cinese  viene torrefatto ma non si fa fermentare conserva quindi il suo colore verde, e  l'oolong (una via di mezzo tra quello indiano e  quello cinese) viene fermata la fermentazione ed essiccato rapidamente. Le foglie essiccate di questa  pianta si conservano a lungo e  la bevanda come noi tutti sappiamo si ottiene versando acqua bollente sulle foglie.
Ogni Paese ha le sue  preferenze Cina e  Giappone bevono molto il te verde, Europa e Stati Uniti quello nero con aggiunta di latte  o fette di limone e zucchero. La bevanda così ottenuta ha le  proprietà di stimolare  il sistema nervoso e facilitare la digestione dell'albumina, quindi alimenti come uova e latte. E' anche moderatamente diuretica e astringente.

martedì 14 febbraio 2012

Le piante Aromatiche parte 1

Un saluto a tutti.
In questo periodo di gelo, dove anche le Essenziali sono in stand by per  la neve  e  il freddo, vogliamo comunque essere produttive, abbiamo pensato di scrivere una piccola rubrica sull'Universo delle piante.
Il primo argomento di cui vogliamo parlarvi sono le  Piante  Aromatiche. Quale tema migliore  per  iniziare per noi Essenziali!!! Benvenuti in questo viaggio... iniziamo.
Le  piante che coltiviamo non sono solo quelle utilizzate per  necessità alimentare, ci sono alcune che migliorano il sapore, l'odore dei cibi,  altre sono usate perché leggermente stimolanti, altre per estrarne  profumi. Le  proprietà stimolanti sono dovute a sostanze azotate chiamate alcaloidi in esse presenti che troviamo anche  in alcuni medicinali e  veleni. Gli aromi e i sapori si estraggono sotto forma di resina e di oli essenziali. Le spezie e  le erbe nei  secoli sono state  usate per favorire la conservazione dei cibi oltre a dare sapore e fragranza contribuendo ad eliminare l'odore dell'alimento non più fresco. All'inizio del Medio Evo c'era un ricco commercio delle spezie tra l'Europa e l'Asia, arrivavano dall'Estremo Oriente e dall'India, nel Golfo Persico, il Mar Rosso e poi verso il Mediterraneo dove venivano imbarcate per i porti di Venezia e Marsiglia per arrivare nel cuore del'Europa. Era un viaggio lungo ma che dava vita ad un commercio molto redditizio. Il monopolio delle spezie tenuto da Arabi e Veneziani fu interrotto dai navigatori Portoghesi che si avventurarono alla ricerca di un nuovo mercato delle spezie in Indocina e le favolose Isole delle Spezie ossia l'attuale arcipelago indonesiano. Altri seguirono la strada dei Portoghesi quali: Olandesi, Francesi, Inglesi...